DA SOLI SI VA LONTANO, MA INSIEME ANCORA DI PIÙ

Negli ultimi anni, l’Islanda, è stata una destinazione parecchio gettonata ed una delle tante ragioni di questa popolarità è dipesa dalla bravura della squadra di calcio islandese che si è fatta notare durante gli Europei 2016, quando gli islandesi sono diventati famosi per l’urlo vichingo “HUH”!!!

Inoltre, i nostri ragazzi hanno giocato molto bene anche lunedì sera della scorsa settimana, contro il Kosovo! Si sono assicurati un viaggio in Russia per giocare per la prima volta nella World Cup. E così, la prima cosa che vorrei dire è BRAVI!!! E’ davvero un gran risultato per un team proveniente da una nazione che conta solo 334.252 persone.

È veramente incredibile come tanti cittadini islandesi siano bravi nello sport, in quelli che richiedono il gioco di squadra e soprattutto in una disciplina come il calcio. Parlando con la mia cara amica d’infanzia islandese, Tinna Gunnarsdottir, è emerso quanto sia importante per i bambini islandesi essere bravi nello sport e nelle attività fisiche e come la maggior parte di loro sognano fin dall’infanzia di diventare professionisti o raggiungere i più alti livelli di competizione sportiva come calciatori, giocatori di pallamano, pallacanestro, nuoto o danza. In questo modo, praticando molte attività e partecipando a classi sportive e a gruppi di qualsiasi tipo, i bambini sviluppano grandi sogni; inoltre, la società, gli stessi genitori e i loro familiari credono nel non abbattersi, nel “non rinunciare mai”. Sosteniamo noi stessi, i nostri figli e il prossimo in modo che possiamo farcela, come tutti gli altri. Se vi capitasse di vedere dello sport praticato da bambini, in Islanda, trovereste quasi tutti i genitori lì a guardare ed a sostenere i loro figli.

Ormai vivo all’estero da quasi 12 anni ma quando guardo indietro alle mie radici e alla mia famiglia mi accorgo che i cittadini islandesi sono veramente bravi a stare insieme. Per sopravvivere a lunghi e cupi inverni, autunni piovosi, ventosi e stagioni che si assomigliano dobbiamo avere cuori forti, una buona dose di fede e un vero lavoro di squadra.

I bambini islandesi vanno all’asilo ad un certo punto, spesso molto presto. E in genere, tutti dopo un anno o un anno e mezzo; entrambi i genitori di solito lavorano o studiano, ma che sia una o l’altra cosa poi vanno a prendere personalmente i loro figli e nonostante i problemi di ogni giorno dedicano loro del tempo. Accade davvero raramente di vedere una baby-sitter a tempo pieno in Islanda e credo in Scandinavia in generale. E non capita mai di vedere madri e baby-sitter camminare insieme al parco o assistere ad una passeggiata in cui la tata spinge il passeggino e la madre cammina accanto.

La vita passa attraverso delle fasi ed è davvero importante esserci, rimanere concentrati e con l’atteggiamento giusto per affrontarle. I bambini crescono velocemente e quando accade vogliono più indipendenza possibile e non amano molto essere visti in pubblico assieme ai genitori 🙂

Ora, prima che cominciate a fraintendermi, vorrei puntualizzare di non essere contraria alle tate o alle baby-sitter. Anzi, sono degli angeli soprattutto quando un genitore si trova da solo o quando una famiglia è molto occupata.

Specialmente per i genitori che non possono contare sui nonni o su di un membro della famiglia che vive vicino per dare una mano con i bambini per coprire le ore tra scuola e lavoro e quando ce n’é bisogno.

Tutti noi abbiamo bisogno di spazio e tempo e la maggior parte delle famiglie deve lavorare molto per coprire il proprio costo della vita; molti genitori non hanno tempo di prendere i bambini a scuola o all’asilo e spesso entrano in gioco i nonni, ma se non siamo così fortunati ad averli vicini avremo bisogno di altri tipi di angeli per aiutarci. Sfortunatamente vivo lontana dai miei amati nonni, quindi ho un baby-sitter che amo e che ci aiuta quando ne abbiamo necessità o siamo bloccati al lavoro.

Una vita familiare intensa porta anche la famiglia stessa ad essere più vicina, ed a volte basta solo cambiare il punto di vista; io personalmente l’ho scoperto quando il mio primo figlio è diventato fratello maggiore a soli 17 mesi e quindi doveva essere più veloce e più paziente perché io dovevo prendermi cura del suo fratellino appena arrivato, questa è la vita! Ma questo è anche amore. E poi, quando il piccolo fa il pisolino abbiamo un momento davvero speciale, insieme, solo noi due.

Dovremmo mantenere la nostra famiglia vicina e al sicuro, cercando di essere gentili tra di noi. Rispettare il nostro partner (il che può essere davvero impegnativo :))

Cercare di capire, invece di giudicare.

Se ci troviamo nella posizione di dover discutere o litigare, può essere utile aspettare che i bambini stiano dormendo e offrire un momento speciale solo per gli adulti.

La famiglia si basa sull’amore. Allora perché è spesso così difficile mantenerlo? L’essere una squadra parte dalla famiglia e cresce con noi nella nostra vita da adulti. Credo che insegnare ai nostri figli il lavoro di squadra in famiglia e non solo, può davvero aiutarli ad andare lontano. Aiutare il prossimo, dare il buon esempio. Gli approcci scandinavi nell’educazione dei bambini stanno diventando d’interesse mondiale. Gli specialisti dicono che ci siano eccellenti metodi in Danimarca. Tutto dipende dall’apprendimento e dalla diffusione di conoscenze: insieme vinceremo!

Love, JM

@Photo, www.mamafedona.com

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